Con il passare del tempo, gli impianti fotovoltaici possono perdere efficacia, magari perché realizzati con tecnologie che ad oggi sono considerate obsolete. Nel momento in cui si nota un calo della performance, è però possibile ripristinarne la funzionalità attraverso un intervento di revamping (che prevede semplicemente la sostituzione di alcune componenti principali), che ne allungherà la vita e la capacità di produzione di energia.
Il GSE ha recentemente pubblicato le Procedure per la gestione degli interventi di manutenzione e ammodernamento degli impianti, per garantire la semplificazione delle regole per effettuare interventi di manutenzione e ammodernamento tecnologico di impianti fotovoltaici incentivati in Conto Energia. Queste nuove procedure contengono una serie di misure volte a snellire gli adempimenti necessari al fine di comunicare al GSE l’avvenuta realizzazione degli interventi, ampliando da un lato l’insieme degli “interventi non significativi” (per i quali non è necessario inviare la comunicazione) e razionalizzando, dall’altro, le regole da osservare per gli “interventi significativi”. È stata quindi operata una ridefinizione degli interventi significativi, ovvero quelli che comportano la variazione di dati caratteristici rilevanti o di configurazione dell’impianto.
Interventi su impianti di potenza pari o inferiore a 3 kW
I Soggetti Responsabili degli impianti di potenza pari o inferiore a 3 kW sono esonerati dall’obbligo di comunicazione dell’avvenuta realizzazione degli interventi, fatta eccezione per l’installazione dei sistemi di accumulo e per la sostituzione o rimozione definitiva dei moduli fotovoltaici. Non è dunque previsto l’invio di alcuna comunicazione al GSE per:
- Spostamento degli inverter e dei componenti elettrici minori;
- Installazione di dispositivi elettronici;
- Sostituzione, rimozione o nuova installazione di componenti elettrici minori qualora l’intervento non determini variazione del regime di cessione in Rete dell’energia;
- Interventi effettuati sulle strutture di sostegno dei moduli o sulle strutture edilizie (non ci devono essere variazioni dei requisiti in base ai quali l’impianto è stato installato);
- Sostituzione degli inverter installati su impianti che non beneficiano di maggiorazioni tariffarie connesse all’utilizzo di componentistica made in EU;
- Interventi di potenziamento non incentivati.
È necessaria invece la comunicazione al GSE per:
- Spostamento dell’impianto;
- Sostituzione dei moduli fotovoltaici;
- Rimozione definitiva dei moduli;
- Sostituzione degli inverter installati su impianti che beneficiano di maggiorazioni tariffarie connesse all’utilizzo di componentistica made in EU;
- Modifica edilizia all’immobile su cui è installato l’impianto;
- Variazioni della configurazione dell’impianto (sistemi di accumulo, modifiche al punto di connessione o variazione del regime di cessione in Rete dell’energia prodotta).
Interventi significativi
Spostamento dei moduli
Per quanto riguarda lo spostamento di un impianto, è possibile che questo avvenga solo all’interno del “sito di prima installazione”, identificabile dai dati dei riferimenti catastali. Esso però assume un significato differente a seconda della tipologia dell’impianto: per gli impianti installati in contesti residenziali, coincide con la singola unità immobiliare (oppure unità immobiliare e relative pertinenze); per impianti in contesti diversi da quello residenziale, è l’insieme delle unità immobiliari localizzate su particelle catastali contigue; infine, per impianti installati a terra, coincide con l’insieme delle particelle catastali contigue. Lo spostamento è consentito a condizione che le superfici siano nella disponibilità del Soggetto Responsabile, che può presentare richiesta di valutazione per spostare l’impianto fuori dal “sito di prima installazione” solo per cause di forza maggiore.
Sostituzione dei moduli
È consentita la sostituzione dei moduli fotovoltaici degli impianti in esercizio con componenti tecnologicamente più avanzate. Se il Soggetto Responsabile dispone di moduli fotovoltaici acquistati come scorta può utilizzarli per interventi di sostituzione (questi devono però rispettare le disposizioni del Decreto ai sensi del quale l’impianto è stato incentivato). È possibile riutilizzare dei componenti rimossi in occasione di precedenti interventi di manutenzione, ma vanno fornite al GSE indicazioni sul luogo in cui questi saranno conservati fino al loro riutilizzo. In tutti i casi di sostituzione sono ammissibili soglie percentuali di incremento del valore della potenza elettrica nominale dell’impianto nel rispetto del seguente schema:
- Fino al 5% per interventi su impianti con potenza nominale non superiore a 20 kW;
- Fino all’1% per interventi su impianti con potenza nominale superiore a 20 kW.
Per consentire interventi di ripristino immediato, nel caso per esempio di guasti estesi o incendi, è possibile installare per un periodo massimo di sei mesi, componenti d’impianto di riserva (muletti), comunicando nel minor tempo possibile al GSE la data di installazione e i dati di targa dei componenti. Al termine del periodo di installazione, il Soggetto Responsabile dovrà comunicare al GSE la destinazione finale del componente rimosso, al fine di garantire il rispetto della normativa sullo smaltimento dei moduli. Infine, è anche possibile trasformare un impianto fotovoltaico realizzato su struttura fissa in uno a inseguimento solare.
Rimozione definitiva dei moduli
Un intervento di rimozione di moduli fotovoltaici è sempre possibile e determina una riduzione della potenza nominale dell’impianto fotovoltaico, che può essere temporanea o definitiva. In quest’ultimo caso, il Soggetto Responsabile è tenuto a inviare una comunicazione al GSE. Non saranno però riconosciuti eventuali incrementi della tariffa incentivante.
Interventi di modifica edilizia all’immobile e variazioni di configurazione elettrica
Nel caso di interventi che prevedano modifiche dell’immobile su cui è installato l’impianto, laddove sia modificata la modalità installativa dell’impianto, il GSE ridetermina la tariffa incentivante.
È consentita la variazione del regime di cessione in Rete dell’energia prodotta dall’impianto, nel rispetto delle disposizioni previste dal quadro normativo vigente. È anche possibile effettuare interventi che comportino la variazione del codice POD, identificativo del punto di connessione di un impianto fotovoltaico incentivato alla Rete elettrica. La comunicazione al GSE deve essere inviata anche in caso di sostituzione del POD provvisorio/di cantiere con uno definitivo. Al contrario, nei casi di ricodifica del codice POD (determinata dal Gestore di Rete) non è necessario inviare nessuna comunicazione al GSE. La modifica del codice POD può essere determinata da: variazione della tensione di collegamento alla Rete; variazione del regime di cessione in Rete; spostamento dell’ubicazione del punto di connessione; sostituzione della fornitura provvisoria/di cantiere con fornitura definitiva.
Comunicazione della realizzazione degli interventi e costi di istruttoria
Il Soggetto Responsabile di impianti incentivati di potenza superiore a 3 kW è tenuto a comunicare al GSE l’avvenuta realizzazione degli interventi significativi. La comunicazione deve essere resa sottoforma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (sulla base di modelli precompilati) e deve essere inviata al GSE entro 60 giorni dal completamento dell’intervento di manutenzione, sul portale SIAD. Entro 90 giorni dalla ricezione della richiesta, il GSE comunica l’esito della valutazione effettuata, in ordine alla conformità dell’intervento alle normative e alle regole applicabili.
I Soggetti Responsabili di impianti che subiscono, con un intervento di manutenzione, la variazione di dati caratteristici rilevanti o di configurazione dell’impianto devono corrispondere al GSE un corrispettivo a copertura dei costi di istruttoria. Il GSE renderà disponibile nell’Area Clienti la fattura con gli importi dovuti. Il corrispettivo è costituito da una quota fissa pari a 50 € e da una quota variabile pari a 2 € per kW di potenza incentivata, fino a 20 kW, e pari a 1 € per ciascun kW eccedente i 20 kW.
Tutte le informazioni e il documento sono disponibili al seguente link https://www.gse.it/servizi-per-te/fotovoltaico/conto-energia/interventi-sugli-impianti