È stato pubblicato il settimo Rapporto nazionale sulla sharing mobility, che fornisce i dati rilevanti del 2022 per i seguenti servizi: carsharing, scootersharing, bikesharing e monopattino-sharing. Il quadro generale conferma un anno estremamente positivo per la mobilità condivisa nel nostro paese e le cause sembrano essere una crescente familiarità con la mobilità condivisa e la fine dell’emergenza con un ritorno ai livelli di mobilità come quelli pre-pandemia.
Secondo le analisi, il numero dei noleggi totali è cresciuto del 41% rispetto al 2021, per un totale di 49 milioni di viaggi e 200 milioni di chilometri. Prendendo in considerazione il 2019, questi due dati sono aumentati rispettivamente del 77% e del 46%. Questo si deve anche a un miglioramento dei servizi attivi nelle città, passati da 190 a 211, e del numero di mezzi a disposizione, da 89.000 a 113.000. Un segnale positivo arriva anche dal numero di comuni italiani capoluoghi di provincia al cui interno è attivo un servizio di vehiclesharing. A livello geografico, si evidenzia una netta maggioranza dei capoluoghi settentrionali, con 36 città servite, rispetto alle 11 dell’Italia centrale e alle 19 del meridione. Questa differenza è visibile anche a livello di copertura delle città, con il 77% al nord, il 50% al centro e il 48% al sud e sulle isole.
Il settimo Rapporto nazionale sulla sharing mobility prende in esame i dati a livello europeo, analizzano i casi di Barcellona, Madrid, Lione, Parigi, Amburgo, Berlino, Roma e Milano, per confermare come quest’anno ci siano stati cambiamenti e trasformazioni significative rispetto al 2022. L’esempio più rilevante è quello di Parigi che, a seguito di un referendum svolto in primavera, ha vietato la circolazione di tutti i monopattini in sharing, ma anche Roma e Madrid, attraverso dei bandi pubblici, hanno ridotto il numero di operatori e di mezzi in circolazione. Berlino invece risulta essere la prima città per incremento di noleggi (+306%) e di viaggi, seguita da Barcellona (+44%) e da Milano (+21%).
In generale, nel 2022 è cresciuta la quota di bikesharing sui noleggi, mentre è diminuita quella del carsharing, che mantiene però il numero più alto di chilometri percorsi (il 43% del totale). La percentuale maggiore di noleggi va invece ai monopattini (il 50%). L’offerta dei servizi in questo settore si era interrotta durante gli anni della pandemia, mentre ora è in continua crescita, sia in termini di servizi attivati che di numero di veicoli. Sono il 61% i capoluoghi di provincia con servizi di sharing, di cui cinque hanno introdotto questo servizio nel corso del 2022. Resta però un’ampia differenza, a livello territoriale, tra nord Italia e centro-sud.
È in crescita il fatturato complessivo generato dal vehiclesharing, superando nel 2022 i 178 milioni di euro, il 38% in più sul 2021 e più del doppio rispetto al 2020. Questo trend positivo si deve alla crescita di domanda e offerta dei servizi di micromobilità, sia dal punto di vista dei noleggi che delle percorrenze. Sono 107.000 i veicoli in condivisione in Italia nel 2022, tra biciclette, scooter e monopattini e la tendenza degli ultimi anni è quella di privilegiare veicoli che siano leggeri e poco ingombranti (biciclette e monopattini).
Nel 2022 si sono registrati un totale di 660 incidenti, di cui 399 con il monopattino, 132 con lo scooter e 129 con la bicicletta, rispettivamente il 60%, il 20,5% e il 19,5%. In un quadro più generale i 660 sinistri corrispondono allo 0,4% del totale registrato dall’ISTAT nel 2022. Per quanto riguarda gli incidenti ogni 100.000 noleggi, si evidenzia un calo: -56% per i monopattini, -52% per gli scooter e -22% per le bici, con lo scooter che rimane però in testa, anche per quanto riguarda il numero di incidenti ogni 100.000 chilometri, in cui si registra un +30% sul 2021. A livello geografico, Torino è risultata la città con il maggior numero di sinistri, con quattro incidenti ogni 100.000 viaggi, a cui seguono Roma, Milano, Palermo e Bari.
Per quanto riguarda il carsharing free-floating, è in corso un cambiamento strutturale nel settore: in particolare, continuano a crescere i dati sulla percorrenza e sulla durata media del noleggio. La prima è passata dai 7,4 km/noleggio del 2019 ai 12,2 km/noleggio nel 2022, mentre il secondo è addirittura triplicato, da 32 minuti/noleggio ha raggiunto i 109 minuti/noleggio. Il numero di viaggi si aggira intorno ai 6,1 milioni, in crescita rispetto al 2021 del 7%, ma sotto i livelli del 2019 del 50%. Uno degli aspetti più critici è stata la riduzione del numero di veicoli, che da 5.400 nel 2021 sono diminuiti a 4.600 durante lo scorso anno. Invece, il carsharing station-based, nonostante rappresenti una piccola parte dell’offerta della sharing mobility, mostra segnali positivi: i noleggi sono cresciuti del 3% rispetto al 2021.
Migliora però il tasso di elettrificazione del 15%, con 520 nuovi veicoli elettrici e la conseguente riduzione di quelli a combustione interna. Il 2022 è però l’anno in cui il carsharing station-based ha visto operativo il maggior numero di veicoli dall’inizio della rilevazione: 1.300 auto di cui il 60% completamente elettriche.
La micromobilità comprende i servizi di bikesharing, scootersharing e monopattino-sharing e, nel 2022, il numero di viaggi ha superato i 43 milioni (l’87% del totale dei viaggi), con 112 milioni di chilometri percorsi (il 57% delle percorrenze totali). Nello specifico, il bikesharing free-floating ha registrato un +108%, lo scootersharing un +42%, il bikesharing station-based un +39% e il monopattino-sharing un +24%.
Durante lo scorso anno è cresciuta molto anche la domanda di scootersharing, confermando la tendenza positiva che già si era registrata negli ultimi anni: il numero dei noleggi è passato da 3 milioni nel 2021 a 4,4 milioni nel 2022 (+42%), mentre il dato delle percorrenze è arrivato ai 20 milioni, segnando un +39% sul 2021. Per quanto riguarda invece l’offerta, per la prima volta dal 2015 si evidenzia un rallentamento dei servizi, ed è in leggero calo anche il numero di scooter in condivisione, circa 200 in meno rispetto all’anno precedente.
Il 2022 si è confermato un anno molto positivo per il bikesharing a flusso libero, con quasi 9,7 milioni di noleggi (il 30% in più rispetto al 2019), ma anche per quello station-based, con 4,2 milioni di noleggi, un milione in più rispetto al 2021. È aumentata, anche se di poco, l’offerta complessiva del bikesharing, come conseguenza di nuove aperture nei servizi a flusso libero (+6), che compensano il bilancio negativo dei servizi station-based (-2). È raddoppiato il numero di biciclette free-floating, mentre è rimasto più o meno invariato quello delle bici station-based.
In linea con gli anni precedenti, il monopattino si conferma il servizio più utilizzato in Italia, con 25 milioni di noleggi (il 50% del totale del vehicle sharing), il 38% in più rispetto al 2021. Trend a cui corrisponde anche un aumento nel 2022 delle percorrenze che arrivano a superare quota 60 milioni di chilometri nel 2022. È cresciuta l’offerta di monopattini in condivisione, che si è estesa a comuni dove la sharing mobility in generale non era ancora mai arrivata. In totale, si è passati da 46.000 veicoli a disposizione a 50.000 (+8,4% sul 2021 e decuplicata rispetto al 2019).
Analizzando la situazione europea, Berlino sta vivendo un vero e proprio boom dell’offerta per quanto riguarda sia scooter, che monopattini che biciclette, mentre per le altre città non c’è una tendenza univoca: quest’anno a Roma, Milano, Barcellona e Madrid i veicoli sono diminuiti rispetto al 2022, mentre nelle altre città sono aumentati, ma lo scenario è destinato a cambiare. Un esempio è Parigi, dove i veicoli diminuiranno a causa dell’eliminazione dei monopattini. Per quanto riguarda il bikesharing, Berlino si conferma in testa rispetto alle altre città, ma in generale si è osservata una crescita di noleggi nel 2023.
Anche per quanto riguarda i monopattini, Berlino registra una crescita straordinaria dei noleggi. A Roma e soprattutto a Milano, si osservano valori in aumento rispetto al 2022, mentre a Madrid si è registrato un leggero calo nel primo quadrimestre del 2023, come risultato del calo dell’offerta dei monopattini. Non si evidenzia nessuna nota negativa per le città prese in analisi per quanto riguarda lo scootersharing: oltre al boom registrato a Berlino, le altre città mostrano una domanda solida e costante, con un forte effetto stagionale nei mesi più caldi.
Durante il 2023, a Parigi sia la domanda che l’offerta di tutti i servizi si mantengono alte, in particolare a causa del fatto che dal primo settembre sono stati rimossi i monopattini in sharing a seguito del referendum tenutosi la scorsa primavera. A Lione l’offerta dei monopattini è cresciuta ma i noleggi del primo quadrimestre del 2023 sono stati inferiori a quelli rilevati nello stesso periodo del 2022.
Un’alternativa alla sharing mobility è il Demand Responsive Transit (DRT). Non esiste una definizione univoca del DRT: il termine può essere sostituito con quello di “trasporto a chiamata” e spesso viene utilizzato anche “taxi collettivo” o “trasporto flessibile”. In altre parole, si tratta di un servizio collocabile a metà tra i servizi di linea e quelli non di linea: un servizio a chiamata può modificare il tragitto, le fermate e l’orario di passaggio, fino a diventare un servizio non di linea. L’aspetto più importante è che un servizio di linea non tiene conto della domanda di utenti e l’autobus effettua la corsa anche se non ci sono passeggeri, mentre il servizio non di linea avviene solo nel caso in cui qualcuno lo richieda. Il servizio a chiamata è nato per dare una risposta intermedia a queste due modalità.
Un esempio importante di DRT è quello del Friuli-Venezia Giulia, che individua quattro schemi di servizio:
Come funziona un DRT? L’utente richiede un viaggio tramite l’apposita applicazione, l’algoritmo assegna un veicolo che viaggia nella stessa direzione, l’utente si reca al punto di pick-up e rimane aggiornato con la posizione in tempo reale del veicolo, l’algoritmo modifica il percorso tenendo conto delle nuove richieste e il pagamento avviene alla fine del viaggio. In Italia, a settembre 2023, sono presenti 29 servizi DRT in totale, di cui 21 a nord, cinque al centro e tre al sud.
Il Settimo rapporto nazionale sulla sharing mobility è disponibile al seguente link https://osservatoriosharingmobility.it/wp-content/uploads/2023/10/VII-Rapporto-nazionale-sharing-mobility.pdf