In un contesto socioeconomico in cui l’elevato costo delle bollette mette in difficoltà numerose famiglie e le tensioni a livello internazionale si fanno sentire, diventa sempre più marcata la necessità di accelerare il processo di transizione energetica, al fine di favorire una rapida crescita del fotovoltaico nel nostro paese.
Per questo, con l’approvazione del Decreto Legge 17/2022, anche denominato “Decreto Energia”, è stata introdotta una nuova misura, chiamata Solar Belt, con lo scopo di velocizzare le pratiche per l’installazione degli impianti fotovoltaici. In particolare, Solar Belt fa riferimento ad aree, anche di terreno agricolo, di contorno di siti produttivi, zone industriali, commerciali e artigianali, che per legge vengono considerate idonee all’installazione di impianti fotovoltaici, anche a terra. Inizialmente, la soglia limite per l’installazione era di 300 metri, mentre con le nuove modifiche è passata a 500 metri; per quanto riguarda invece le aree adiacenti alle autostrade, la distanza massima è stata incrementata da 150 a 300 metri. Grazie all’introduzione di questa norma, sono considerate immediatamente idonee all’installazione di impianti fotovoltaici le aree che rientrano nelle seguenti categorie:
- Aree anche agricole, senza vincoli come beni culturali, in un perimetro di 500 metri dalle aree a destinazione industriale, artigianale e commerciale (compresi i siti di interesse nazionale, le cave e le miniere);
- Aree anche agricole, senza vincoli come beni culturali, interne a stabilimenti e impianti industriali o in un perimetro che dista al massimo 500 metri dallo stabilimento o dall’impianto;
- Aree situate a una distanza massima di 300 metri dalle autostrade.
In questo modo verrà favorita la realizzazione di impianti per autoconsumo a servizio delle imprese, consentendogli così di disporre di energia a basso costo.

Ma quali sono le semplificazioni previste a livello autorizzativo? Scopriamole insieme!
- Per impianti fino a 1 MWp è ora sufficiente depositare in Comune la DILA (Dichiarazione Asseverata di Inizio Lavori), per impianti tra 1 MWp e 10 MWp è necessaria invece la PAS (Procedura Abilitativa Semplificata) e per impianti oltre i 10 MWp la PAU (Procedura di Autorizzazione Unica);
- Nel limite di 3 km dalle aree produttive, la potenza installabile con la PAS, in assenza di vincoli, sale a 20 MWp se in modalità agri-voltaica;
- Per quanto riguarda la PAS, il suo utilizzo è esteso a impianti fino a 20 MWp su terreni industriali, cave e discariche recuperate che si collegano alla rete non solo in media tensione, ma anche in alta tensione, e alle relative opere di connessione.
Con l’introduzione di queste novità, l’obiettivo è rendere più semplice e conveniente installare un impianto fotovoltaico, ma anche favorire il processo di diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili, a beneficio di famiglie, imprese e amministrazioni pubbliche.



