Nell’ambito del PNRR, è stato aperto un bando per le organizzazioni culturali al fine di supportare la ripresa delle attività culturali e creative, incoraggiando l’innovazione e l’uso della tecnologia digitale, e di incentivare l’approccio verde lungo tutta la filiera. Per “settori culturali e creativi” si intendono “tutti i settori le cui attività si basano su valori culturali ed espressioni artistiche e altre espressioni creative individuali o collettive, siano esse orientate al mercato o non orientate al mercato”. Sia la transizione digitale che quella verde sono articolate in due azioni: attività di capacity building e promozione di innovazione digitale e progettazione ecocompatibile. La capacity building è un processo di miglioramento continuo finalizzato al rafforzamento del capitale umano e dei sistemi di gestione e di sviluppo organizzativo dei settori culturali e creativi.
La dotazione finanziaria disponibile è di 9.611.943,39 € e, almeno il 40% delle risorse, verrà destinato alle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Possono fare domanda di finanziamento le organizzazioni, pubbliche o private, singolarmente o anche aggregate in reti specializzate. Queste però, devono essere state costituite prima del 31 dicembre 2020, devono avere sede legale e operativa in Italia, essere iscritte nel Registro delle Imprese, risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in stato di scioglimento o liquidazione, essere in regola con le disposizioni vigenti in materia normativa edilizia urbanistica e trovarsi in una situazione di regolarità contributiva. Nel caso invece di una rete, essa può essere costituita al momento della presentazione della domanda oppure entro la data di accettazione di finanziamento. I singoli componenti di una rete non possono però partecipare a un’altra rete o presentare domanda come organizzazioni individuali.
I progetti di capacity building devono prevedere la realizzazione di attività volte allo sviluppo e al trasferimento di competenze e conoscenze mirate a limitare l’impronta ecologica nei processi di produzione culturale, quali la riduzione dell’impatto ambientale di eventi culturali e la minimizzazione della produzione di gas serra e del consumo di risorse naturali ed energetiche. Questi progetti dovranno rivolgersi a destinatari appartenenti ad almeno uno dei seguenti ambiti:
Gli interventi ammissibili sono:
Il costo di ciascun progetto non potrà essere inferiore ai 100.000 € e ogni domanda dovrà contenere almeno due progetti. Il finanziamento è concesso sottoforma di contributo a fondo perduto e il beneficio può coprire al massimo l’80% del costo ammissibile, ma in ogni caso non supera i 240.000 €. Sono comprese inoltre le spese per: personale qualificato e spostamenti dello stesso, locazione di immobili (sale, aule ecc.), noleggio di computer o software, acquisto di beni di consumo necessari per realizzare le attività previste, attività di promozione e comunicazione.
Per tutti gli interventi proposti, è necessario tenere conto dell’applicazione della normativa ambientale, nazionale e UE, dunque non saranno ammissibili attività connesse ai combustibili fossili, allo scambio di quote di emissione dell’UE che generano gas a effetto serra, alle discariche di rifiuti, agli inceneritori e agli impianti di trattamento meccanico biologico. Tutti i progetti dovranno essere ideati, realizzati e gestiti ispirandosi a un modello di economia circolare e dovranno avere come obiettivo la riduzione dei consumi energetici, l’efficientamento energetico e l’utilizzo di fonti rinnovabili.
Ogni organizzazione o rete può presentare una sola domanda di finanziamento, che, come evidenziato sopra, dovrà essere riferita a due o più progetti. La richiesta deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante e successivamente inviata tramite l’apposita piattaforma al seguente link https://portalebandidgcc.cultura.gov.it/it/ a partire dalle ore 12.00 del 5 giugno 2023 e fino alle ore 18.00 del 25 agosto 2023, seguendo tutte le indicazioni riportate nel bando e allegando tutti i documenti necessari. Le domande saranno prima soggette a verifica di ammissibilità formale e, se ammesse, valutate nel merito.
Una volta stilata la graduatoria, verranno finanziati i progetti in ordine fino all’esaurimento della dotazione finanziaria. Il contributo è concesso mediante provvedimento trasmesso a mezzo PEC entro 15 giorni dalla data di comunicazione di ammissione in graduatoria. Entro altri 15 giorni, il beneficiario deve sottoscrivere il provvedimento in segno di accettazione, pena la revoca del contributo. La realizzazione dei progetti deve rispettare le tempistiche, i contenuti e le modalità indicati: avviare l’attività entro 30 giorni dalla sottoscrizione, concluderla entro il 30 giugno 2026 e richiedere l’erogazione del saldo finale entro 60 giorni dal termine.
Tutte le informazioni e il bando completo qui.