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Pubblicato l’avviso per il nuovo bando Parco Agrisolare

È stato pubblicato l’avviso del nuovo bando Parco Agrisolare 2023, di cui erano già disponibili le linee guida dal 19 aprile scorso, che prevede lo stanziamento di un contributo a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nel settore agricolo, zootecnico e agroindustriale, sempre nel rispetto del principio “non arrecare danno significativo” all’ambiente. Le risorse disponibili ammontano a 997.655.895,925 € e sono suddivise come segue:

  1. 697.655.895,925 euro per interventi realizzati dalle imprese del settore della produzione agricola primaria;
  2. 150 milioni di euro per le imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli;
  3. 75 milioni di euro per le imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli;
  4. 75 milioni di euro alle imprese del settore della produzione agricola primaria, senza il vincolo dell’autoconsumo.

I destinatari

I soggetti che possono beneficiare di questo incentivo sono gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria, le imprese industriali con codice Ateco prevalente e le cooperative agricole, anche sottoforma di consorzio. Restano esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, ovvero con un volume d’affari annuo inferiore a 7.000 euro. Inoltre, almeno il 40% delle risorse destinate al settore della produzione agricola primaria sarà indirizzato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Intensità del contributo

Per tutti gli interventi da effettuare nelle imprese attive nel settore della produzione agricola primaria, l’intensità massima del contributo riconoscibile è pari all’80% delle spese ammissibili; per quanto riguarda invece le imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli, l’incentivo può essere pari all’80% delle spese se la potenza del fotovoltaico è compresa tra 6 kWp e 200 kWp, mentre scende al 65% se la potenza è tra 200 kWp e 500 kWp e al 50% se va da più di 500 kWp e fino a 1.000 kWp. Il beneficio riconosciuto alle imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli e della produzione agricola primaria può arrivare a un massimo del 30% delle spese ammissibili e può essere maggiorato di 20 punti percentuali per le piccole imprese, di 10 per quelle medie e di 15 per interventi effettuati in Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Gli interventi e le spese ammissibili

Per poter accedere al bando, l’impianto fotovoltaico deve essere di nuova costruzione, avere una potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1.000 kWp ed essere installato sulle coperture di fabbricati esistenti strumentali all’attività del soggetto beneficiario. In caso di potenziamento di un impianto già esistente, il contributo sarà calcolato sulla base dei costi sostenuti esclusivamente per la realizzazione della nuova sezione.

Per le imprese del settore della produzione agricola primaria sono ammessi solo i progetti per la realizzazione di impianti fotovoltaici la cui energia sia destinata a soddisfare l’autoconsumo o l’autoconsumo condiviso e il fabbisogno energetico dell’azienda. Per “fabbisogno energetico dell’azienda” si intende il fabbisogno energetico delle utenze elettriche e termiche riferibili alla medesima azienda sul territorio nazionale; esso è calcolato come somma dei consumi medi annui di energia elettrica e degli eventuali consumi equivalenti associati all’uso diretto di energia termica e di combustibili utilizzati per la produzione di energia termica a uso del soggetto beneficiario.

Limiti di spesa

Sono ammissibili le spese sostenute successivamente alla presentazione dell’istanza di partecipazione alla procedura a sportello. La spesa massima per ogni proposta non può superare i 2.330.000 € e ogni beneficiario può richiedere l’accesso al contributo per più progetti, ma senza eccedere l’importo massimo, così ripartito:

  • Fino a 1.500.000 € per l’installazione di pannelli fotovoltaici;
  • Fino a 700.000 € per interventi complementari, quali rimozione dell’amianto, areazione, isolamento;
  • Fino a 100.000 € per i sistemi di accumulo;
  • Fino a 30.000 € per i dispositivi di ricarica.

Il limite massimo per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici ammonta a 1.500 €/kWp, incrementabile di ulteriori 1.000 €/kWh in presenza di sistemi di accumulo (la spesa per questi ultimi non può in ogni caso eccedere i 100.000 €). Se vengono installati dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile o per le macchine agricole, può essere riconosciuta una spesa massima di 30.000 euro. Congiuntamente all’impianto fotovoltaico, è possibile realizzare uno o più interventi di riqualificazione edile ed energetica della copertura del manufatto sul quale è installato l’impianto. Non è consentito installare l’impianto fotovoltaico su una superficie in cui sia presente eternit o amianto; sono infatti ammesse anche le spese di rimozione dell’amianto, di miglioramento dell’isolamento termico e coibentazione dei tetti, con una soglia limite di 700 €/kWp.

Come presentare la domanda

La proposta deve essere trasmessa, esclusivamente per via telematica, mediante l’apposito portale “AGRISOLARE” dell’Area Clienti del sito del GSE tra le ore 12.00 del 12 settembre 2023 e le ore 12.00 del 12 ottobre 2023. Per accedere, il soggetto beneficiario deve registrarsi e creare un profilo Operatore al seguente link GSE – Area Clienti.

È necessario allegare i seguenti documenti:

  • Modulo informatizzato con anagrafica del soggetto beneficiario, descrizione catastale dei manufatti oggetto di intervento, descrizione di massima dell’intervento, richiesta di contributo e dichiarazione di resa;
  • Relazione tecnica asseverata del professionista abilitato con descrizione del sito e dei lavori oggetto di contributo, stima dei costi e dei lavori distinti per tipologia di intervento, cronoprogramma delle attività tecnico-amministrative necessarie alla realizzazione di ciascuno degli interventi per cui si chiede l’agevolazione, dal momento della concessione del contributo sino alla conclusione dei lavori, descrizione dei lavori con le specifiche dei materiali, visura del catasto fabbricati, documentazione atta all’identificazione del fabbricato, dossier fotografico ante operam per documentare lo stato dei luoghi ed eventuali coperture in amianto.

Tempistiche

Coloro che presentano la domanda dovranno realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla data di pubblicazione dell’elenco. Il provvedimento di concessione contributo sarà erogato entro 30 giorni dall’approvazione della domanda; per la fruizione dell’incentivo però, il soggetto beneficiario deve trasmettere, entro 60 giorni dalla data di conclusione dell’intervento:

  • Una relazione finale su risultati e obiettivi conseguiti dal progetto da pubblicare sul sito del Ministero;
  • Una rendicontazione delle spese effettivamente sostenute e fatture relative alle spese ammissibili;
  • Una rendicontazione del contributo fornito dal progetto al conseguimento dei target associati all’investimento;
  • Documentazione di legge per le verifiche antimafia.

L’erogazione del contributo avverrà entro 90 giorni dall’acquisizione della documentazione finale completa tramite bonifico bancario alle coordinate IBAN, che vanno indicate al momento di presentazione della domanda.

Powersol è il partner che segue tutto l’iter di gestione della pratica, quindi se sei un imprenditore agricolo non perdere questa occasione e clicca qui per essere anche tu uno dei beneficiari del Bando Parco Agrisolare 2023.

Maggiori informazioni e il bando completo sono disponibili al seguente link Masaf – Pubblicato l’Avviso 2023 per la misura PNRR M2C1-I.2.2 “Parco Agrisolare” (politicheagricole.it)

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