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La Regione Marche ha aperto un bando con l’obiettivo di contribuire alla riduzione dei costi energetici sostenuti dalle famiglie residenti nel territorio regionale, con priorità per le famiglie a basso reddito, tramite la concessione di contributi per la realizzazione di interventi per la produzione di energia da fonti rinnovabili e il miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti elettrici e termici in ambito domestico e a servizio di unità immobiliari a uso residenziale. È un’occasione per incentivare la riduzione dei costi energetici, che vuole favorire lo sviluppo dell’efficienza energetica, promuovendo la riduzione dei consumi di energia, il miglioramento degli standard energetici, la gestione intelligente dell’energia e l’uso delle energie rinnovabili nelle unità immobiliari a uso residenziale.

Beneficiari e dotazione finanziaria

I beneficiari del bando sono le famiglie residenti all’interno della regione Marche, che siano in possesso, al momento di presentazione della domanda, di un ISEE minore o uguale a 40.000 € e che siano proprietari dell’unità immobiliare a uso residenziale su cui desiderano realizzare l’intervento. La dotazione finanziaria disponibile è di 2.500.000 €. I contributi sono concessi a fondo perduto secondo i seguenti criteri:

  • Fino a 8.000 € di ISEE: finanziamento 100%;
  • Da 8.000,01 € a 16.000 €: finanziamento 90%;
  • Da 16.000,01 € a 24.000 €: finanziamento 80%;
  • Da 24.000,01 € a 32.000 €: finanziamento 65%;
  • Da 32.000,01 € a 40.000 €: finanziamento 50%.

Questo contributo è cumulabile per la quota di spesa non coperta dall’agevolazione regionale.

Gli interventi ammissibili

Sono ammissibili a finanziamento interventi mirati a efficientare energeticamente singole unità immobiliari attraverso le seguenti opere:

  • Installazione di impianti di produzione di energia termica ed elettrica da fonte rinnovabile (es. impianto fotovoltaico, solare termico, pompe di calore, microeolico ecc.);
  • Installazione di sistemi di accumulo;
  • Sostituzione del generatore termico con pompa di calore o caldaia a condensazione/caldaia a biomassa;
  • Sostituzione di stufa/camino con stufa/camino a 5 stelle;
  • Sostituzione/integrazione di componenti di impianti elettrici e termici con impianti anche innovativi che migliorano l’efficienza energetica (per esempio, vecchi generatori di calore con impianti ibridi, riqualificazione sistemi d’illuminazione, sostituzione di lampade a incandescenza con nuove a “LED” o ad alta efficienza energetica, ecc.);
  • Installazione di sistemi di domotica volti a ridurre il consumo energetico e a monitorare o gestire l’energia.

Venegono tenute in conto anche le spese per investimenti materiali (fornitura, installazione e posa in opera di impianti, macchinari, attrezzature, sistemi, materiali e componenti accessori necessari alla realizzazione del progetto di efficientamento energetico o di uso delle energie rinnovabili), per opere edili e impiantistiche strettamente necessarie e connesse alla realizzazione del progetto di efficientamento energetico, e tecniche nel limite massimo del 10% dei lavori ammissibili.

Sono idonee anche spese già sostenute e quietanzate alla data di presentazione della domanda, purché sostenute a partire dal primo gennaio 2023.

Le spese non ammissibili

Le spese considerate non ammissibili sono: opere edili non connesse alla realizzazione del progetto (opere strutturali, demolizioni di divisioni murarie, rifacimento servizi, manutenzione ordinaria ecc.); spese per l’acquisto di beni usati o oggetto di revisione; spese per mobili e arredi; oneri per imposte, spese bancarie e qualsiasi onere accessorio, fiscale o finanziario; ogni altra spesa non funzionale all’intervento di efficientamento energetico ammesso.

Modalità di presentazione della domanda

Le richieste di partecipazione vanno inoltrate tra l’11 settembre e il 4 ottobre 2023, secondo le modalità che verranno indicate e pubblicate sul sito regionale entro il 4 settembre 2023. È comunque necessario avere lo SPID, CIE-ID, CNS. Vanno allegati alla domanda i seguenti documenti: relazione tecnica sull’intervento programmato che ne illustri l’ammissibilità; contratti preliminari di acquisto; Attestato di Prestazione Energetica (APE); ISEE in corso di validità e dichiarazione di autorizzazione all’installazione degli impianti, sottoscritto dal proprietario.

L’ordine di ricezione della domanda costituirà, a parità del valore ISEE, criterio di priorità all’interno di ciascuna fascia di reddito. Per la determinazione della finanziabilità si partirà dall’elenco relativo alla fascia di reddito ISEE più bassa, al fine di favorire i nuclei familiari che rappresentano condizioni più evidenti di basso reddito. La documentazione richiesta deve essere inviata dal beneficiario entro dieci giorni dal ricevimento della nota di richiesta. Il beneficiario verrà informato via PEC dell’assegnazione o meno del contributo entro dieci giorni e avrà a disposizione sette giorni per accettarlo.

Conclusione lavori ed erogazione del contributo

La conclusione dei lavori e la rispettiva domanda di saldo vanno presentati entro 90 giorni dalla pubblicazione del decreto di concessione del contributo, quindi non oltre il 31 dicembre 2023. È possibile presentare istanza di proroga di massimo sei mesi, che deve essere inoltrata sempre entro il 31 dicembre 2023. La liquidazione dell’intero contributo spettante è disposta entro 60 giorni dalla data di presentazione della domanda di rimborso finale.

Il bando completo è disponibile qui.

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