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Stazioni di ricarica: pubblicati due decreti

Sono stati pubblicati i due decreti del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica per l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici nei centri urbani e nelle strade extraurbane. L’obiettivo è quello di garantire una diffusione uniforme sul territorio nazionale delle infrastrutture di ricarica fast e ultra-fast al fine di favorire la mobilità elettrica, in particolare per quanto riguarda la lunga percorrenza.

I dati attuali

Al 31 marzo in Italia i punti di ricarica a uso pubblico per le auto elettriche sono 54.164, di cui il 58% al nord, il 19% al centro e il 22% al sud e nelle isole. La Lombardia è la regione con il maggior numero di installazioni, seguita da Piemonte, Veneto, Lazio ed Emilia-Romagna.

Cosa prevedono i decreti

Rispettivamente, i due decreti prevedono l’entrata in funzione di 7.500 punti pubblici di ricarica rapida per veicoli elettrici in strade extraurbane da almeno 175 kW e di 13.755 punti pubblici di ricarica rapida per veicoli elettrici in zone urbane da almeno 90 kW.

Risorse finanziarie

Sono inoltre definiti i criteri e le modalità per la concessione dei benefici a fondo perduto previsti dalla Missione 2, Componente 2, Investimento 4.3 del PNRR. Le risorse finanziarie destinate all’installazione delle colonnine di ricarica nei centri urbani ammontano a 353.159.625 € e sono suddivise come segue: 254.208.175 € per l’anno 2023 e 98.951.450 € per l’anno 2024. Invece, per quanto riguarda le strade extraurbane, le risorse disponibili ammontano a 359.943.750 €, divise tra 2023 (162.982.530 €) e 2024 (196.961.220 €).

Requisiti del soggetto proponente

Per garantire la corretta gestione e un ottimale funzionamento delle stazioni di ricarica nel tempo, accedono alle agevolazioni le imprese o gli RTI (raggruppamenti temporanei d’impresa) che, alla data di presentazione della domanda di ammissione al beneficio, dimostrano di aver gestito stazioni di ricarica operative sul territorio dell’Unione Europea, in un numero almeno pari al 5% del numero di stazioni di ricarica riferito all’ambito per il quale è proposta istanza al beneficio.

Progetti ammissibili

Sono ammissibili tutti i progetti che:

  • Sono avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di ammissione;
  • Prevedono la realizzazione del numero minimo di stazioni di ricarica per ciascuno dei lotti appartenenti all’ambito;
  • Siano forniti del preventivo di connessione o di documentazione formale con il gestore della rete di distribuzione (nel caso in cui sia necessario procedere a una nuova connessione alla rete);
  • Qualora le stazioni di ricarica siano ubicate presso stazioni di rifornimento di carburanti tradizionali e l’istanza di ammissione al beneficio di cui al presente decreto sia presentata da un soggetto diverso dal gestore della stazione, sono corredati da un accordo con il soggetto che esercita diritti sull’area per l’installazione della stazione di ricarica;
  • Qualora le stazioni di ricarica siano ubicate presso aree private ad accesso pubblico, sono corredati da un accordo con il soggetto che esercita diritti sull’area;
  • Qualora le stazioni di ricarica siano installate su suolo pubblico, sono corredati da un titolo che attesti la disponibilità del suolo pubblico;
  • Rispettano il principio DNSH;
  • Rispettano il divieto di doppio finanziamento.

Spese ammissibili

Sono ammissibili al beneficio le spese, al netto di IVA, per:

  • L’acquisto e la messa in opera di stazioni di ricarica da almeno 90 kW di potenza per i centri urbani e 175 kW per le strade extra-urbane, compresi gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio. Per questa voce si considera un costo specifico massimo ammissibile pari a 50.000 € per stazione di ricarica nei centri urbani e 81.000 € nelle strade extraurbane.
  • I costi per la connessione alla rete elettrica come identificati dal preventivo per la connessione rilasciato dal gestore di rete (massimo 20% nei centri urbani e 40% nelle strade extraurbane).
  • Le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi e i costi sostenuti per ottenere le pertinenti autorizzazioni, nel limite massimo del 10% del costo totale ammissibile.

Spese non ammissibili

Non sono in ogni caso ammissibili i costi delle unità locali di produzione o stoccaggio di energia elettrica, le spese relative all’acquisizione di terrenti o altri beni immobili, le spese per consulenze di qualsiasi genere e le spese per imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere. Inoltre, nel caso in cui il soggetto beneficiario realizzi un numero di stazioni di ricarica ammesse a contributo maggiore rispetto a quanto sarà indicato, riceverà un contributo relativo al numero massimo di stazioni di ricarica previsto.

Contributo concedibile

Le agevolazioni sono concesse sottoforma di contributo a fondo perduto, per un importo non superiore al 40% delle spese ammissibili, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili per ciascuna annualità.

I decreti completi sono disponibili al seguente link https://www.gazzettaufficiale.it/showNewsDetail?id=7324&provenienza=home

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