L’olio d’oliva è il simbolo della produzione siciliana ed è un comparto che vale circa 200 milioni di euro (nel periodo di raccolta, che va da ottobre a dicembre, si superano le 200.000 tonnellate di olive, per 106.000 produttori e 128.500 ettari di uliveti). La Regione è infatti la terza in Italia, dopo Puglia e Calabria, per la quantità di olio prodotta, che corrisponde a circa il 10% del totale nazionale con più di 700 frantoi censiti ogni anno.
Nel rispetto degli obiettivi dell’Unione Europea è stato quindi aperto un bando per l’erogazione di un contributo in conto capitale a fondo perduto per l’ammodernamento degli impianti di lavorazione, stoccaggio e confezionamento dell’olio extravergine d’oliva, con l’obiettivo di migliorare la sostenibilità del processo produttivo, ridurre la generazione di rifiuti e favorirne il riutilizzo a fini energetici. Tutti gli investimenti devono rispettare i vincoli del principio Do No Significant Harm (DNSH), ovvero un tagging climatico-ambientale pari almeno al 40% dell’investimento proposto.
Dotazione finanziaria e beneficiari
Gli interventi a valere sul presente avviso sono finanziati dall’Unione Europea – Next Generation EU e la dotazione assegnata alla Regione Sicilia per la misura è pari a 12.690.731,77 €. I beneficiari del bando sono le aziende agricole e le imprese agroindustriali (comprese le loro associazioni e cooperative), titolari di frantoi oleari che effettuano estrazione di olio extravergine d’oliva. Queste devono:
- Essere titolari di Partita IVA;
- Nel caso di aziende agricole, risultare “agricoltori attivi” ai sensi dell’articolo 9 del regolamento (UE) n. 1307/2013;
- Essere iscritti nel Portale dell’olio di oliva del Sistema Informativo Agricolo Nazionale;
- Aver compilato il registro telematico di carico/scarico olio;
- Aver prodotto olio extravergine d’oliva, come attestato sul portale SIAN o tramite altra documentazione.
Interventi finanziabili
Sono considerati ammissibili gli investimenti finalizzati alla sostituzione e all’ammodernamento degli impianti più obsoleti dei frantoi oleari, con l’introduzione di impianti di molitura ed estrazione a “2 o 3 fasi”, nel rispetto dei seguenti obiettivi definiti nell’ambito del sistema di tassonomia delle attività ecosostenibili:
- Mitigazione del cambiamento climatico;
- Adattamento al cambiamento climatico;
- Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
- Transizione verso l’economia circolare, con riferimento anche a riduzione e ciclo dei rifiuti;
- Prevenzione e controllo dell’inquinamento;
- Protezione della biodiversità e della salute degli eco-sistemi.
Il finanziamento di impianti che aumentino la capacità produttiva è ammissibile solo qualora l’oggetto principale dell’investimento rimanga la sostituzione e l’ammodernamento degli impianti più obsoleti, nel rispetto del principio DNSH. Non sono in ogni caso ammessi interventi che prevedano attività su strutture e manufatti connessi:
- A combustibili fossili, compreso l’uso a valle;
- Al sistema di scambio di quote di emissione dell’UE che generano emissioni di gas a effetto serra non inferiori ai parametri di riferimento;
- Alle discariche di rifiuti, agli inceneritori e agli impianti di trattamento meccanico biologico;
- Allo smaltimento a lungo termine dei rifiuti che potrebbe causare danno all’ambiente.
Spese ammissibili
Sono ammesse a contributo le seguenti spese:
- Sostituzione o ammodernamento degli impianti di lavorazione, stoccaggio e confezionamento dell’olio extravergine di oliva e dei relativi sottoprodotti al fine di migliorare la performance ambientale;
- Ammodernamento o ampliamento di fabbricati nella misura strettamente necessaria all’introduzione di nuovi impianti e tecnologie e nel rispetto del principio DNSH. Tale spesa non potrà superare il 20% del totale degli investimenti.
- Spese generali, fino al 12% della spesa ammessa, di cui massimo il 9% per spese tecniche relative alla progettazione e direzione lavori ed alle asseverazioni e massimo il 3% per altre spese.
In generale, sono ammissibili esclusivamente le spese sostenute e i lavori avviati a decorrere dalla data di presentazione della domanda di sostegno.
Dimensione finanziaria e modalità di presentazione della domanda
Ciascun soggetto proponente può presentare un solo progetto e l’investimento massimo ammissibile per ognuno è pari a 500.000 €. L’aliquota di contributo applicabile è del 65% e si eleva all’80% per i giovani agricoltori. È possibile l’erogazione di un’anticipazione finanziaria pari al 30% del contributo ammesso, sulla base di apposita richiesta del beneficiario.
La domanda di partecipazione deve essere compilata, sottoscritta e inviata esclusivamente in modalità telematica attraverso l’applicativo del Sistema Informatico Agricolo Nazionale (SIAN) a partire dal 30 ottobre 2023 e fino al 15 gennaio 2024 e deve essere completa di tutta la documentazione specificata nel bando. Entro il 30 aprile 2024 verranno selezionate le domande ammissibili e sarà formata la graduatoria. Il termine ultimo per il completamento del progetto è fissato al 31 gennaio del 2026, data entro cui deve essere obbligatoriamente presentata la domanda di pagamento del saldo (non sono in nessun caso ammesse proroghe) e, entro il 31 maggio 2026, dovrà essere erogato il contributo a saldo in favore di tutti i beneficiari.
Maggiori informazioni e il bando completo sono disponibili al seguente link.



