È stata approvata la misura Investimenti sostenibili 4.0, in continuità con il bando aperto a seguito del decreto del Ministro dello sviluppo economico del 10 febbraio 2022, che persegue obiettivi sostenibili per la transizione energetica. In particolare, la misura sostiene il processo di transizione delle piccole e medie impese nelle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) attraverso degli incentivi che finanzino investimenti innovativi e sostenibili e che facciano ampio ricorso alle tecnologie digitali. L’obiettivo è quindi quello di rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI in questi territori.
Dotazione finanziaria e beneficiari
La dotazione finanziaria complessiva è pari a 400 milioni di euro, il cui 25% è destinato ai programmi presentati dalle micro e piccole imprese.
Sono quindi concesse agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti dalle stesse aziende (micro, piccole e medie), con priorità per coloro che sono in grado di offrire un contributo importante agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione Europea e di migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.
Spese ammissibili
I programmi di investimento devono contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali e devono essere riconducibili a una delle seguenti linee di azione: sostegno ai processi di produzione rispettosi dell’ambiente e all’utilizzo efficiente delle risorse nelle PMI; promozione dell’efficienza energetica delle PMI. Per essere finanziabili, i programmi devono inoltre: prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0; essere diretti all’ampliamento della capacità e alla diversificazione della produzione; essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nei territori delle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno; prevedere spese ammissibili non inferiori a 750.000 € e non superiori a 5.000.000 €; essere avviati successivamente alla presentazione delle domande; prevedere un termine di ultimazione non successivo a 18 mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione delle agevolazioni. Tutte le attività devono essere svolte nel rispetto del principio “Do No Significant Harm”.
Sono ammissibili le spese che riguardano: macchinari, attrezzature e impianti; opere murarie (nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili); programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni che si acquistano; acquisizione di certificazioni ambientali. L’agevolazione è concessa nella forma di contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, a copertura al massimo del 75% delle spese. Più nello specifico:
- Per micro e piccole imprese: il 50% delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e il 25% in forma di finanziamento agevolato;
- Per medie imprese: il 40% delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e il 35% in forma di finanziamento agevolato.
Interventi non ammissibili
Non sono ammissibili i programmi che prevedono misure di efficientamento energetico predisposte per l’adeguamento a vincoli normativi o a prescrizioni di natura amministrativa, ad eccezione dei casi di programmi che generano risparmi energetici addizionali, con un incremento di almeno il 20% dei valori previsti da vincoli e prescrizioni.
Modalità di presentazione delle domande
Tutte le domande devono essere presentate in forma telematica, attraverso la procedura informatica nell’apposita sezione “Investimenti sostenibili 4.0 – PN RIC 2021-2027” del sito web dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia (https://www.invitalia.it/). Il 29 agosto 2023 è stato pubblicato il decreto direttoriale con cui sono definiti i termini e le modalità di presentazione delle domande: la prima fase è quella di compilazione della domanda, a partire dalle ore 10.00 del 20 settembre 2023; la seconda è quella dell’invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire invece dalle ore 10.00 del 18 ottobre 2023. Ogni impresa può presentare una sola domanda di agevolazione. Per accedere allo sportello è necessario avere lo SPID, la Carta nazionale dei servizi o la Carta d’Identità elettronica.
Le domande passano alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione. Nel caso in cui si esauriscano le risorse, le domande presentate nello stesso giorno verranno selezionate in base a una valutazione del merito, che consiste in due fasi: la prima che verifica la completezza della documentazione presentata e dei requisiti di ammissibilità e la seconda è una valutazione del programma di investimento (con particolare riguardo alle caratteristiche del soggetto proponente, alla qualità della proposta e alla sostenibilità ambientale del programma di investimento).
Erogazione del contributo
Dopo la pubblicazione della graduatoria, entro 60 giorni dalla ricezione del provvedimento di concessione sottoscritto dall’impresa beneficiaria, l’agenzia provvede alla stipula del contratto di finanziamento. L’impresa deve quindi trasmettere la documentazione utile entro 30 giorni. La richiesta di erogazione va poi presentata nell’apposita sezione del sito dell’agenzia, che entro 60 giorni dalla ricezione provvede a effettuare le verifiche necessarie e a erogare l’agevolazione sul conto corrente. L’erogazione in conto impianti non può superare, nel corso di realizzazione del programma di investimento, il 90% del totale del contributo concesso, mentre il restante 10% è erogato solo successivamente all’effettuazione di un controllo dell’effettiva realizzazione del programma di investimento. L’agevolazione concessa non è cumulabile con altre agevolazioni pubbliche, che si configurino come aiuti di stato notificati ai sensi dell’articolo 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea.
Tutte le informazioni e il bando completo sono disponibili qui https://www.mimit.gov.it/it/normativa/decreti-ministeriali/decreto-ministeriale-15-maggio-2023-investimenti-sostenibili-4-0



